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Il Sole 24 Ore
26/04/2025Il Sole 24 Ore
Apple produrrà in India tutti gli iPhone per il mercato Usa
Dal nostro corrispondente
A conferma del fatto che i dazi voluti da Donald Trump stanno ridisegnando le catene globali di fornitura - ma non necessariamente nella maniera auspicata dal suo ideatore - Apple starebbe lavorando al trasferimento in India della produzione di tutti o buona parte degli iPhone che vende sul mercato americano, così da evitare i dazi anti cinesi voluti dalla Casa Bianca.
L’operazione dovrebbe avvenire entro la fine del prossimo anno e si annuncia complessa. Gli Stati Uniti assorbono ben il 28% degli smartphone della casa di Cupertino e nell’80% dei casi si tratta di telefoni made in China. In totale, oltre 60 milioni di smartphone che in capo a poco più di un anno e mezzo dovrebbero essere prodotti in India, dove oggi, dalle linee di Foxconn e Tata Electronics, non ne esce più della metà.
Un ridisegno imponente della geografia produttiva del colosso Usa che, sfida nella sfida, dovrebbe anche prevedere uno spostamento delle produzioni indiane verso la parte più alta dell’offerta di Apple (quella adatta al mercato Usa) laddove fino a oggi New Delhi – pur producendo l’intera line up degli iPhone – si è concentrata sui modelli meno recenti. L’India è entrata a far parte della base produttiva della Apple in corrispondenza del China+1, ovvero lo spostamento al di fuori del territorio cinese dei siti produttivi delle multinazionali. Un’esigenza, quella di mitigare il rischio politico legato all’offshoring, che è diventata sempre più pressante, prima con i dazi della prima amministrazione Trump, poi con lo spezzarsi delle catene globali del valore coinciso con la pandemia .
In realtà, lo spostamento della produzione degli iPhone rivolti al mercato Usa è già iniziato. Per il momento non si tratta dell’operazione industriale a cui Apple sta lavorando, ma di un cambio delle direttrici dell’export che lo scorso marzo ha visto impennarsi le spedizioni di smartphone dall’India verso gli Usa. Il merito è della crescita di capacità produttiva indiana. Nell’anno fiscale che si è concluso lo scorso 31 marzo, Apple ha prodotto in India iPhone per 22 miliardi di $, quasi il 60% in più rispetto ai 12 mesi precedenti. Oggi, benché la Cina rimanga ancora di gran lunga il produttore numero uno, New Delhi assembla circa il 20% degli iPhone in commercio.
Lo spostamento della produzione verso l’India è uno degli effetti della guerra tariffaria scatenata da Trump. Benché nel sempre più contraddittorio caos di annunci provenienti dalla Casa Bianca ci sia anche la sospensione dei dazi reciproci verso Pechino su smartphone e pc, restano in vigore le tariffe anti cinesi del 20% annunciate in precedenza. I cosiddetti dazi reciproci verso l’India invece sono stati sospesi per 90 giorni e potrebbero non entrare mai in vigore, dato che New Delhi sta trattando da settimane un accordo commerciale con gli Stati Uniti.
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